hugo e la fabbrica dei sogni, 03.03.2012

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view post Posted on 26/3/2012, 21:00
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hugo e la fabbrica dei sogni || 03.03.2012
l fine settimana nei cinema italiani si contraddistingue per un'offerta divisa tra la magia e il divertimento per tutta la famiglia e la violenza e disperazione di una società che i registi affrontano e descrivono con diversi approcci. racconti molto lontani uno dall'altro, ma in grado di colpire gli spettatori per la forza delle loro storie.
il cinema che racconta se stesso. arriva nelle sale il nuovo film diretto dal maestro martin scorsese: hugo cabret, tra i sicuri protagonisti della notte degli oscar grazie alle 11 nomination con cui è stato premiato in un'edizione in cui i membri dell'academy sembrano aver particolarmente apprezzato le opere dedicate al mondo del cinema.
come accade in the artist, anche in hugo cabret la protagonista assoluta diventa la forza dell'immaginazione che prende visivamente vita in modo spettacolare attraverso il racconto di un orfano che, in cerca di risposte, riuscirà ad 'aggiustare' le vite degli altri, sopratutto quella di un anziano e disilluso georges méliès.
attraverso la rappresentazione del passato creativo di méliès si assiste alla nascita dei film, dal momento in cui la creatività dei registi e degli autori prende lentamente forma fino a quando l'illusione si compie davanti agli occhi degli spettatori, che assistono seduti in sala all'incantesimo che rende reale la fantasia. [….]
martin scorsese con hugo cabret esordisce nel mondo del 3d con una storia, destinata a spettatori di tutte le età, che diventa una splendida dichiarazione d'amore rivolta al mondo del cinema, di cui ripercorre le origini in modo affascinante e rispettoso.
tratto dall'opera la straordinaria invenzione di hugo cabret, a metà tra romanzo e graphic novel, scritta da brian selznick, il film vede protagonista l'orfano hugo (asa butterfield) che, dopo la morte del padre (jude law), vive nascosto nella stazione di parigi e controlla il funzionamento degli orologi, cercando di non farsi scoprire dal temibile ispettore (sacha baron coen) ed evitare, in questo modo, di essere mandato in un orfanotrofio.
hugo, nel tentativo di riparare un automa su cui stava lavorando il padre, fa la conoscenza di un anziano venditore di dolciumi e giocattoli (ben kingsley), che si rivelerà essere georges méliès, e di sua nipote (chloe moretz), dando il via ad una serie di eventi emozionanti.
scorsese offre con hugo cabret una grande lezione di cinema in grado di affascinare e conquistare.
alla sua prima esperienza nel mondo del 3d, il regista rende spettacolare la storia sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie e sorprende gli spettatori portandoli all'interno degli eventi. le pagine con gli schizzi di méliès in volo, il treno che deraglia, le immagini del libro sulla storia del cinema che prendono vita, gli intricati ingranaggi degli orologi della stazione...ogni sequenza ricrea quello stupore che contraddistingue da sempre l'emozione più preziosa nel mondo del cinema.
hugo cabret, attraverso un racconto apparentemente semplice, porta in scena argomenti importanti come la ricerca del significato della propria vita, la perdita della speranza davanti all'orrore della guerra, il potere dei sogni. messaggi universali che si rivolgono agli adulti, ma anche ai bambini che rimarranno conquistati dalle avventure del piccolo hugo.
sono proprio i più piccoli nel film a ricordare un'innocenza perduta, a causa dell'età o degli eventi, e la capacità di vedere la magia nel mondo che li circonda. asa butterfield e chloe moretz interpretano alla perfezione i due giovani protagonisti che sono stati costretti a crescere troppo in fretta e che, tuttavia, sono riusciti a mantenere uno sguardo aperto sull'arte e sulla vita. l'intero cast di attori offre delle ottime prove ed è divertente riuscire a riconoscere tutti i volti conosciuti che appaiono anche in piccoli ruoli secondari, compreso lo stesso scorsese. le scenografie di dante ferretti sono incredibilmente ricche di dettagli (ad esempio il negozio di méliès) e realistiche (la stazione di montparnasse).
la durata di più di due ore non deve spaventare gli spettatori: i genitori possono portare in sala senza problemi anche i figli più piccoli che saranno conquistati dalla magia di hugo cabret. magico.

 
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